Approdo cercasi

di Roberto Avanzi

Dalle ceneri di quello che fu il centro sinistra autonomista stanno nascendo iniziative politiche e culturali che presenteranno a breve le loro ambizioni elettorali in vista delle amministrative del 2020.

Non solo, il fermento, se così lo possiamo chiamare, riguarda anche la città di Trento, dove, aldilà dell’iniziativa di alcuni partiti minori della coalizione del cambiamento, gli incontri, fra esponenti più o meno noti della politica cittadina, si susseguono alla ricerca di una sintonia che sfoci in una nuova forza centrista e popolare.

Lo stato dell’arte porta ad alcune considerazioni su come oggi la politica la si faccia più fuori dai partiti che all’interno degli organi costituiti dagli stessi, con ogni probabilità si tratta di una necessità per avere maggiore libertà di espressione rispetto a posizioni precostituite divenute e ritenute non confacenti all’evoluzione politica del momento.

Nei fatti, essere opposizione o meglio minoranza, all’interno di un partito, spesso ti obbliga a non avere mai voce in capitolo, certo puoi ben dire la tua, ma sicuramente le decisioni saranno di altri, quindi la fatica è doppia e il cercare “ sfoghi “ esterni quasi diviene naturale.

Se poi sul piatto vengono messe le così chiamate competenze ed esperienze allora la questione da dirimere si fa ancora più complessa, soprattutto se si viene da una sonora sconfitta elettorale, la quale, per chi ha i suddetti requisiti, dipende sempre e comunque da fattori esterni e mai per mancanze personali o di scelta strutturale.

Il tutto parrebbe contraddittorio, ma si sa, in politica il nero diventa bianco e viceversa in un batter d’occhio.

A questi incontri, che includono come sempre “ambizioni personali”, un merito va dato: se non altro una sorta di confronto e dibattito lo sviluppano, magari non approderanno a nulla però è sempre un qualcosa di sano per la democrazia.

Qualcuno li bollerà con la classica frase trentina: “en do vot che i vaga”, ma la frammentazione in atto e le notevoli contraddizioni del governo provinciale nel suo amministrare stanno comunque favorendo un certo interesse. Staremo a vedere gli sviluppi, al contempo, proprio per la confusione politica del momento, nulla appare scontato, nemmeno la nascita di un movimento popolare territoriale.

Lascia un commento

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑